La Fondazione Salesiani per la Formazione Professionale Italia Nord Est impresa sociale è un ente di terzo settore nato nell’anno 2023 che opera nell’ambito della Regione Veneto, della Regione Friuli Venezia Giulia e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Riunisce le già presenti Scuole della Formazione Professionale Salesiane appartenenti all’Ispettoria Salesiana Nord Est. L’esperienza salesiana nel campo professionale si rifà a don Bosco che fin dal 1842 seguiva i giovani apprendisti presso le botteghe artigiane della città di Torino, fondava per loro scuole serali, festive e diurne e, nel 1852, dava inizio a laboratori interni. L’intuizione radicata e vissuta da Don Bosco è quella dell’educazione della gioventù, che egli vedeva come fattore fondamentale nella trasformazione sociale.
La Fondazione Salesiani per la Formazione Professionale Italia Nord Est - Impresa Sociale, nasce dalla fusione per incorporazione dei seguenti Enti:
La Fondazione è un ente accreditato presso la REGIONE VENETO negli ambiti dell’Obbligo Formativo, della Formazione Continua, della Formazione Superiore. É certificata UNI EN ISO 9001:2015 REG. n° 5062-A per i seguenti servizi: Progettazione ed erogazione di attività formative e Progettazione ed erogazione di attività di orientamento.
Il 18 dicembre 1859 don Bosco con un gruppo di giovani collaboratori creò una Congregazione con lo scopo di aiutare i giovani bisognosi di istruzione ed educazione. L'attività di don Bosco in realtà iniziò già nel 1853 quando diede vita alla prima istituzione assistenziale-educativa fondata a Torino, un modesto laboratorio per calzolai.
La decisione di aprire un laboratorio per calzolai volle essere di risposta alla richiesta di aiuto di numerosi giovani che dalle campagne si stavano spostando alla città, senza però prospettive future. È datata 1852 la convenzione stipulata da don Bosco tra un giovane e un artigiano falegname, convenzione che passerà alla storia come il primo contratto di apprendistato. L'artigiano si sarebbe impegnato per due anni ad insegnare la professione al giovane.
Dal 1853 al 1862 don Bosco apre a Valdocco ben sei laboratori professionali, con l'intento di esercitare un'azione preventiva nei confronti dei pericoli morali delle officine e delle città. L'intento fu quello di sopperire alla mancanza di una formazione professionale per i giovani che le scuole tecniche riservavano solamente ai figli delle famiglie più ricche.
L'azione di don Bosco nei confronti dei giovani fu anche educativa. Non dimentichiamo che questi giovani erano per lo più provenienti da esperienze negative, dal carcere. Don Bosco diede loro l'occasione per mettersi in gioco, per imparare un mestiere, e per inserirsi nella società come onesti cittadini e bravi lavoratori. Il successo di questi laboratori, sia per i giovani socialmente emarginati che per la società stessa, portò ad una sempre maggiore consapevolezza circa la necessità di erigere delle vere e proprie scuole professionali. Con un secondo obiettivo, quello di formare i giovani anche alla giustizia e alla carità. Nel 1859 don Bosco fonda la Congregazione Salesiana.
Don Bosco ha sempre respinto il metodo educativo repressivo, dando invece valore al metodo preventivo e inventando i suoi collaboratori ed educatori a vigilare con amorevolezza per impedire che i giovani commettano mancanze.
Oggi i Salesiani sono presenti in 134 nazioni nei 5 continenti abitati, con più di 1700 Case/Scuole/Centri di Formazione Professionale.
31 GENNAIO: LA FESTA DI DON BOSCO
Per tutti coloro che hanno vissuto una qualche esperienza educativa e formativa all'interno di una casa salesiana (scuola, oratorio, chiesa, ...) il 31 gennaio rappresenta un momento di ritorno alle origini. Un momento di festa per festeggiare colui che ha dato vita a questa grande famiglia, don Giovanni Bosco.
Durante questa giornata, all'interno delle nostre Scuole, si festeggia con momenti di riflessione, giochi, spettacoli teatrali. Una forma di gratitudine che sottolinea uno dei messaggi che ci ha lasciato don Bosco: incontrate i giovani in cortile, fuori dalle aule. È in quel momento che si creerà un sincero rapporto di fiducia tra il giovane e l'educatore.
Non è un caso che una delle difficoltà maggiori oggi, nell'educazione dei giovani, sia la comunicazione. Tra generazioni, tra persone, tra istituzioni. La comunicazione è confusa e disturbata. È necessario mettersi in ascolto dei nostri giovani.
In questa giornata di festa, un augurio a tutti i giovani, alle loro famiglie e ai loro educatori.
Cos’è la Formazione Professionale? Quando parliamo di formazione professionale stiamo facendo riferimento a percorsi scolastici che preparano ad una professione, facilitando l’inserimento o il re-inserimento nel mondo del lavoro. I percorsi di Formazione Professionale vengono identificati in inglese con l’acronimo V.E.T. (Vocational Educational Training).
Questi percorsi scolastici sono di competenza regionale, come nel caso dei corsi di formazione professionale della Regione Veneto e del Friuli. Questa tipologia di percorsi formativi ha la stessa dignità scolastica dei percorsi formativi di competenza statale. Il percorso scolastico di formazione professionale si differenzia a seconda della tipologia di professione che si vuole imparare. Ogni Scuola di Formazione Professionale offre uno o più percorsi di formazione professionale specifici a seconda del tipo di professione.
Le Scuole di Formazione Professionale in Veneto e Friuli Venezia Giulia sono accreditate dalla Regione. I corsi di formazione professionale della Regione del Veneto e del Friuli Venezia Giulia sono co-finanziati attraverso il Fondo Sociale Europeo. Questo significa che la spesa per le famiglie è notevolmente contenuta.
L’accreditamento certifica la qualità delle strutture e dei percorsi formativi avviati, e consente alle Scuole di Formazione Professionale di ottenere il co-finanziamento.
Il percorso di studi ha una durata di tre o quattro anni.