U’ultimo sopralluogo, all’esterno e all’interno dell’istituto Bearzi, periferia nord-est di Udine, sarà effettuato giovedì mattina. Lo staff del Quirinale, gli uomini di prefettura e questura e i dirigenti della scuola metteranno a punto tutti i dettagli, per non lasciare nulla al caso, in vista dell’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Quella di venerdì 29 aprile, infatti, sarà una visita che resterà nella storia dell’istituto udinese fondato nel lontano 1939 come luogo di ospitalità per gli orfani e, nel dopoguerra, diventato un centro d’istruzione tra i più importanti in Friuli.
Il capo dello Stato, proveniente da Roma, atterrerà alle 10.30 all’aeroporto militare di Rivolto, sede della Pan, la Pattuglia acrobatica nazionale. Da lì il corteo presidenziale raggiungerà il capoluogo friulano e la sede del Bearzi, in via don Bosco. All’istituto salesiano sarà accolto dalle autorità, dal presidente della Regione Fedriga, dal sindaco di Udine Fontanini, dall’arcivescovo monsignor Andrea Bruno Mazzocato, dal questore e dal prefetto, dal direttore del Bearzi don Lorenzo Teston, dal vicario del rettore maggiore dei Salesiani don Stefano Martoglio e dal superiore provinciale, il friulano don Igino Biffi, responsabile dei Salesiani per tutto il Nordest e già direttore del Bearzi di Udine.
Il presidene incontrerà, nel cortile, una rappresentanza di ragazzi della scuola primaria e della scuola media inferiore. I più piccoli stanno preparando bandierine tricolori, e un sottofondo musicale per festeggiare un arrivo così importante.
Quindi Mattarella visiterà i laboratori, le officine un po’ i luoghi della formazione professionale e l’istituto tecnico dove studiano centinaia di giovani. Il momento ufficiale è previsto in palestra dove parleranno il governatore Fedriga, il sindaco di Udine Fontanini, il direttore del Bearzi don Lorenzo, che darà il benvenuto all’illustre ospite a nome della comunità educativa e il coordinatore del centro di formazione professionale.
Quindi sarà la volta delle parole di Mattarella che, nel frattempo, in forma privata in un’aula della scuola, avrà già avuto modo di incontrare e parlare con i genitori di Lorenzo Parelli, il ragazzo di 18 anni morto alla Burimec lo scorso gennaio nell’ultima giornata della formazione dentro la fabbrica.
«Al presidente della Repubblica - dice il direttore don Teston - consegneremo un dono, un piccolo manufatto creato dai nostri ragazzi con l’ultimo macchinario di taglio al laser che abbiamo acquistato. Si tratta di una lamiera incisa con l’immagine di profilo di don Bosco e la data della giornata, un’opera realizzata dai ragazzi, che hanno sviluppato il progetto grafico e lo hanno messo in pratica.
La lamiera verrà lucidata e preparata in una confezione e sarà donata anche alle altre autorità. Nel sopralluogo fatto ieri con la prefettura, la questura, gli addetti al cerimoniale del Quirinale non ci è pervenuta nessuna richiesta particolare, è stato esaminato il percorso nelle officine, visitate le classi e la palestra.
Sono molto contento della visita del presidente, è una cosa nuova in assoluto che un capo dello Stato venga in una casa salesiana, è molto raro, non ci sono precedenti, almeno negli ultimi vent’anni. Per noi la visita ha un significato particolare, è un grande motivo di speranza, è importante che ci sia vicinanza istituzionale così forte dopo la tragedia di Lorenzo.
E poi sarà un grande momento di riflessione sul valore dell’opera educativa che viene fatta qui al Bearzi. Ogni giorno abbiamo un momento di incontro con i ragazzi, facciamo una riflessione periodica. Questo è un evento che resterà nella storia dell’istituto».
La visita di Mattarella dovrebbe concludersi entro un’ora e mezza dal suo arrivo. Al termine il presidente tornerà alla base di Rivolto per il volo di rientro a Roma.