Circa 160 persone, tra salesiani e laici, impegnati quotidianamente nel compito educativo dei giovani, hanno ripreso il tema che ha segnato la Giornata di Inizio Anno "Le dimensioni pastorali del Progetto Educativo Salesiano".
In questa occasione si è cercato di riflettere assieme su come, nelle nostre opere, viviamo: "La dimensione umana - relazionale", ci si è chiesti come accompagniamo i nostri studenti verso la maturazione umana e che proposta facciamo per vivere la fraternità nelle relazioni.
Dopo la preghiera iniziale, in ascolto della Parola di Dio e di un omelia di don Bosco - il quale ricordava che tutti (salesiani, laici) sono chiamati a lavorare per la salvezza delle anime - c’è stato il saluto dell’ispettore don Igino Biffi. Successivamente don Massimo Zagato, delegato di PG, ha ripreso la traccia di cammino che si sta portando avanti come Consulta dei consigli delle CEP ed EPG di Scuola-CFP-Università, in merito all’accompagnamento di ambiente.
Si è entrati nel vivo della riflessione con l’intervento di don Lorenzo Teston, il quale - prendendo spunto da fatti vissuti in prima persona e alcuni stralci della Lectio Magistralis tenuta dal Rettor Maggiore Angel Fernandez Artime al momento della consegna della Laurea Honoris Causa in scienze dell’educazione presso l’università di Palermo - ha riportato alcuni punti base dell’educazione salesiana di ambiente, che aiutano a vivere al meglio le relazioni umane.
Di seguito si è passati ad ascoltare la situazione giovanile attuale, attraverso 4 brevi interventi: il giovane salesiano Michele Reolon, ha presentato il grido dei giovani che chiede ascolto, attraverso i brani di un giovane cantante molto seguito dalle giovani generazioni: Thasup. Ansia, paura, solitudine, confusione… sono tutte caratteristiche che emergono dai suoi testi e che si scorgono spesso nei volti dei giovani che entrano nelle scuole salesiane. Successivamente sono intervenuti tre diversi docenti, uno per scuola (Primaria, Secondaria di Primo Grado e Secondaria di Secondo Grado-CFP). Tutti hanno riportato l’importanza di stare in mezzo ai giovani, di ascoltarli, di saper ascoltare anche quello che non dicono e di dare il buon esempio nel modo di vivere le relazioni tra adulti, perché è principalmente lì, che essi trovano spunto per la maturazione umana nelle relazioni.
Dopo questi interventi si è passati al tempo di lavoro personale e per gruppi misti, così da far emergere i punti di forza che già troviamo nelle opere salesiane che favoriscono la possibilità di vivere al meglio le relazioni umane. Al tempo stesso è stato chiesto di esprimere quali siano le sfide che maggiormente vanno affrontate e quali punti sia bene doversi formare, che chiedono maggiore competenza in campo educativo.
Il lavoro svolto per gruppi di diversa provenienza è stato poi riportato in un secondo momento di incontro a livello locale, in cui ciascuna opera ha potuto fermarsi per capire quali siano i passi da fare nel prossimo periodo, così da portare avanti un cammino che possa incidere nella proposta pastorale offerta ai giovani.