Don Giulio Tosini (25/12/1928 – 30/10/2023)
Profilo personale
Don Giulio nasce il giorno di Natale del 1928 a Roveredo di Guà, provincia di Verona e diocesi di Vicenza, da papà Giovanni e mamma Antonia Marcati. Riceve il sacramento del Battesimo nella successiva solennità dell’Epifania, con il nome di Giulio Natalino, il 6/01/1929, e viene cresimato il 4/09/1938. Frequenta le scuole elementari in paese e successivamente aiuta in famiglia con il suo lavoro.
Nel 1948, quando ha quasi vent’anni, il giovane Giulio entra nel Collegio Manfredini di Este. Qui completa le scuole medie e prosegue gli studi fino alla V Ginnasio. L’ambiente della scuola e il clima che incontra, lo spingono a presentare la domanda per farsi salesiano, come i suoi superiori. Così scrive nella domanda (24/05/1952): “Io sottoscritto, rivolgo a Lei rispettosa domanda per essere ammesso al Noviziato. Per quanto posso assicurare, non sono spinto a fare ciò da certi sogni di vana gloria, quanto invece da desiderio di adoperarmi per aumentare la gloria di Dio e la salvezza delle anime. Fino da piccolo ebbi questo pensiero, che sempre nutrii nella mia mente con una certa gelosia. Pregai molto la Vergine Santissima di illuminarmi, per conoscere chiaramente i disegni di Dio sulla mia persona.
Grazie al suo aiuto io ora mi sento deciso a seguire la via che Iddio mi ha da tempo additata…”.
Giulio è ammesso al Noviziato di Albarè di Costermano (VR), che inizia il 15/08/1952, sotto la guida del Maestro don Vigilio Uguccioni. Al termine di quell’esperienza è ammesso alla prima professione triennale dei voti (16/08/1953). Seguono gli anni degli studi liceali e filosofici a Nave (1953-56) e del tirocinio pratico, svolto a Schio (1956-58) e Trento (1958/59). Al termine viene ammesso alla professione perpetua (Rovereto, 14/08/1959).
Per gli studi teologici il chierico Tosini è destinato a Monteortone (PD). Li conclude con l’Ordinazione presbiterale per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo di Padova, Mons. G. Bortignon (08/04/1963).
Il campo di lavoro che vedrà don Giulio impegnato per molti anni sarà la scuola, dove insegna Lettere e svolge il compito di catechista. Lo troviamo a Bevilacqua (1963/64) e Bolzano (1964/65). Viene poi chiamato ad Albarè come socio del Maestro (1965/66) e poi ottiene di poter riprendere e concludere gli studi teologici conseguendo la Licenza presso l’UPS a Roma (1966/67). Rientrato in ispettoria è destinato come insegnante e animatore nella scuola media a Legnago (1967/68), Bolzano (1968/69), Este (1969-78), ancora Legnago (1978-87), Trento (1987-90) e Verona Don Bosco (1990-95). Ritorna a Legnago non più come docente ma impegnato nel ministero a servizio della chiesa locale, in particolare con l’incarico di Amministratore parrocchiale della piccola parrocchia di Canove, non lontano dall’Istituto (1995-2004). Infine è destinato a Porto Viro (2004-11) dove si presta come cappellano nel locale ospedale.
Con il declinare delle forze e della salute, don Giulio è accolto a Mestre, in Casa Zatti dove conclude i suoi giorni l’antivigilia della festa di Tutti i Santi.
Lascia il ricordo di un confratello che ha vissuto con dedizione gli anni della scuola. Tra i suoi ex-allievi vari hanno sottolineato l’impegno profuso nell’insegnamento, ma anche nell’animazione, in particolare nella cura dei gruppi di ADS, che immancabilmente faceva sorgere dovunque arrivava, e nell’educazione alla liturgia, fino quasi alla pignoleria riguardo ad ogni dettaglio, con i relativi gruppi liturgici.
Il Signore lo accolga nella sua pace e lo faccia entrare nella liturgia del cielo che non avrà fine.