Carissimi confratelli e laici impegnati nelle nostre opere salesiane,
PREMESSA / 1 - novità del Focus
Con questo focus PG di ottobre, la lettera tradizionalmente scritta dal Delegato di PG a fine di ogni mese, segnaliamo alcune novità: anzitutto nel giorno di invio (non più l’ultimo giorno, ma il primo di ogni mese), e poi nei destinatari (non più solo i salesiani, ma anche i laici impegnati nelle CEP ed EPG dei vari ambienti). Questa novità è dovuta al fatto che a livello di comunicazione salesiana viene aggiunta una newsletter a fine mese, sempre rivolta a tutti, che vuole portare a conoscenza le attività intercorse nell’ultimo periodo, dando così al Focus la possibilità di diventare strumento non solo di informazione delle cose fatte, ma di formazione e interlocuzione.
PREMESSA / 2 - da leggere con attenzione
Cominciamo bene questo Focus, addirittura due premesse! La prima era per spiegare il cambiamento, questa seconda ha come titolo “da leggere con attenzione”. Cosa vogliamo dire? Beh, anzitutto che il Focus va letto con attenzione, chiaro! Ma soprattutto che l’idea del Focus e dei prossimi che saranno scritti, non è tanto di scrivere testi “dolci e soporiferi” di quelli che fanno sbadigliare o che vengono letti velocemente (se non addirittura subito cestinati), quanto di focalizzare alcune questioni di educazione ed evangelizzazione, che possano permetterci di riflettere su quello che stiamo proponendo ai giovani (contenuti) e su come lo proponiamo (modalità).
INTRODUZIONE
Quando ero piccolo (e anche ora), mi piaceva dormire fino a tardi. E il momento più bello del dormire è proprio quello dell’aurora, quando nel dormiveglia si sogna con più immaginazione. Era proprio in quel momento che arrivava mio nonno e prendendomi per il tallone mi trascinava fuori dal letto dicendomi: “Svegliati, che i sogni non si realizzano dormendo!”. Ed è proprio vero. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci tiri giù dal letto e ci faccia mettere all’opera. Mi piacerebbe fare in modo che questi Focus di PG ci prendano per il tallone (non so se avete presente quanto sia fastidioso questo gesto, soprattutto se sei tranquillo nel letto a sognare!) facendo in modo che i sogni (i nostri ideali, i nostri progetti) possano realmente prendere forma. Calarsi nella realtà.
SOGNARE - La Proposta Pastorale 2023-24
Focalizziamoci sulla Proposta Pastorale. Quella di quest’anno conclude un percorso avviato già tre anni fa sul sogno dei 9 anni di don Bosco, di cui nel 2024 ricorre il bicentenario.
Il titolo della Proposta è “Tu vedi più lontano di me - Segnaletica per tornare a sognare”.
Prima di approfondire il tema, mi permetto delle domande provocatorie e chiedo: che cos’è la Proposta Pastorale e a cosa serve? E il tema del sogno, quest’anno, come ci provoca e come incide sul cammino di formazione nostro e dei giovani presenti nelle nostre opere?
[...] I puntini di sospensione vorrebbero lasciare il tempo di rispondere seriamente a queste due domande: a cosa serve la Proposta Pastorale? Come ci provoca il tema dei sogni? [...].
C’è una canzone di Ligabue, che mi piace molto, dal titolo “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo” e prosegue, nel ritornello: “sono sempre i sogni a fare la realtà”. Questa frase è solo poetica o ha qualche fondamento reale?
Di fatto, all’inizio di qualsiasi opera, c’è sempre un sogno, un’ideale, un immagine che pian piano comincia a prendere forma, dapprima in un progetto (anche solo abbozzato) e poi in un’opera vera e propria nel momento in cui qualcuno si dà da fare. Ovvero quando qualcuno scende dal letto e si mette in cammino rimboccandosi le maniche per dare vita a quanto ha pensato/sognato.
Noi lo sappiamo bene, siamo figli di un sognatore, don Bosco, il quale ha realizzato quanto vedeva in visione con il suo continuo lavoro. Incontrava i giovani, costruiva laboratori, case, chiese, per loro. Ma soprattutto edificava i cuori e le anime con la sua parola, coinvolgendoli nel dare vita ai suoi sogni.
Guardando a don Bosco, nostro modello di vita per il lavoro educativo che stiamo svolgendo nelle opere da lui sognate, viene da chiedermi se anche noi siamo guidati da un sogno: quali sono i nostri sogni? Quanto incidono nel nostro lavoro? Se è vero che sono i sogni a dare forma al mondo, che forma stiamo dando al mondo che sta attorno a noi?
Che questo Focus, con queste provocazioni, ci aiuti a fare della Proposta Pastorale un modo per far sì che quanto proponiamo ai giovani sia performante e trasformante.
Concludo con le parole di papa Francesco: “Il mondo ha bisogno di sognatori che siano capaci di fare concreti i loro sogni”. Buon mese di ottobre.
don Emanuele Zof
DELEGATO PG - INE