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29/08/2025

Il futuro del lavoro in Italia: previsioni 2025-2029

 

Le analisi di Unioncamere per il periodo 2025-2029 tracciano uno scenario chiaro: l’Italia avrà bisogno di 3,3-3,7 milioni di lavoratori, di cui oltre 1,2 milioni saranno dirigenti, specialisti e tecnici.

La sfida della formazione professionale

Il fabbisogno di figure formate attraverso l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sarà di 126-146mila professionisti ogni anno. A fronte di questa domanda, l’attuale offerta formativa raggiunge solo 70mila giovani, con un gap critico che arriva a 76mila unità mancanti ogni anno.

I settori maggiormente interessati rimangono l’edile, l’elettrico, il meccanico, l’amministrativo e l’agroalimentare. In alcuni casi il rapporto domanda/offerta arriva a 5,4 a 1: ciò significa che per ogni giovane formato le imprese ne cercano più di cinque.

Le strade per colmare il divario

La riforma “4+2” e il collegamento con gli ITS Academy rappresentano strumenti fondamentali per costruire ponti solidi tra scuola e impresa. Solo rafforzando questa alleanza sarà possibile ridurre lo scarto tra i bisogni del mondo del lavoro e la preparazione dei giovani.

Trasformazioni in atto

Il quadro generale evidenzia cambiamenti profondi:

  • il 59% dei nuovi assunti dovrà possedere competenze digitali;

  • 2,4 milioni di lavoratori saranno chiamati a gestire tecnologie sostenibili;

  • per le lauree STEM la domanda supera l’offerta del 25%;

  • il PNRR genererà 809mila nuove opportunità di lavoro.

Un dato appare centrale: l’82% del fabbisogno occupazionale deriverà dal ricambio generazionale. Una sfida che diventa opportunità se la formazione saprà unire tradizione e innovazione, accompagnando i giovani verso il futuro del lavoro con competenze solide e aggiornate.