08/10/2023

Intervista a Giada e Marco

 

Suor Giada

Chi sei?

…Marco! 

Da Paradiso!!! Davvero, provincia di Udine.

Da dove vieni?

Da Trivignano Udinese, una metropoli delle terre friulane

33

Quanti anni hai?

31

Non mi sveglio nemmeno con le bombe.

Mi esprimo più facilmente con le belle arti piuttosto che a voce.

Appaio tranquilla ma m’infuoco facilmente.

Tre caratteristiche che ti descrivono

Ala di centrocampo: mi piace vedere l’azione e cercare di mettere gli assist giusti.

Diesel: ci metto un po’ per ingranare...ma prima o poi ci arrivo!

Mix: un po’ organizzatore, un po’ pazzo; un po’ timido, un po’ macchietta; un po’ Marco, un po’ Canci

La definizione più completa è "la pendolare". Pendolavo a Udine e Venezia, poi Torino. Pendolavo tra gli studi di pianoforte, arti visive, teatro sociale. Pendolavo tra animazione, coro e qualche lavoretto… che mi permettesse di continuare a pendolare.

Cosa facevi prima di essere salesiano/suora?

Cercavo di capire cosa fare della mia vita: ero un perito meccanico…con il sogno della filosofia! e...cercavo di capire come mettere assieme le due cose ^^

Nel frattempo, facevo animazione nel gruppo del LIVE, davo una mano nella mia parrocchia e frequentavo l’università.

Un desiderio profondo che ho avuto il coraggio di ascoltare e un Incontro colorato di luce e libertà

Cosa ti ha spinto ad entrare in Congregazione?

Nei salesiani che avevo incontro, e nelle esperienze belle che avevo fatto, avevo trovato una pienezza di vita che non avevo mai incontrato, e che mi aveva fatto percepire un gusto nuovo della vita, che mi chiamava alla “totalità”

Decidere una volta per tutte di credere a Dio che mi aspetta per sempre.

Mi attende in ogni istante, non manca a nessun appuntamento; mi aspetta tutto il tempo che serve, non si stanca, cioè non smetterà di darmi sempre una nuova possibilità; mi attende alla fine:  sarà Lui che ci viene incontro, per accoglierci, per sempre.

Professione Perpetua: cosa significa per te?

È riconoscere che l’amore del Signore verso di me, che ho percepito in maniera forte e concreta in tante occasioni, è la cosa che mi riempie in modo più profondo il cuore; e, allora, il modo più bello di rispondergli è dire un “sì” – pur con tutti i miei limiti – al suo, che è il “Sì” più dolce che ho mai percepito.

Vivere allo stesso modo di come si balla.

Poter essere complice di miracoli.

Raccontare Dio con la vita, con la gioia, con la bellezza.

… e poi sogno di non smettere di sognare.

Siamo nel 200° anniversario del sogno dei nove anni di don Bosco: quali sono i tuoi sogni per l’avvenire?

-Imparare una nuova lingua: quella del cuore = maturare nella capacità di accompagnare i giovani, affinché possano anche loro fare quell’Incontro che ho fatto io.

-”Studia di farti amare”: far fiorire quello che sono, affinché i doni che ho ricevuto possano diventare un’occasione bella di incontro e mediazione della presenza del Signore

-...far partire una band! Perché… la mia vita, e quella dei giovani che incontrerò, possa essere sempre più un canto di festa e allegria.

Padre, fazzoletto, desiderio

Descrivi don Bosco con 3 parole

Padre, coraggio, radicalità

Madre, vento, gioia

Descrivi Madre Mazzarello con 3 parole

Madre, delicatezza, totalità

Vi auguro di Vivere!

Un augurio ai giovani

Che la vostra vita sia felice di una gioia che riempia il cuore di chi vi incontra