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13/11/2025

Italia – Verso un nuovo modello di VET

(ANS – Roma) – Con il 48% delle imprese che non trova personale qualificato e 3,3-3,7 milioni di posti da riempire entro il 2029, l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) emerge come strumento strategico. Oggi, 12 novembre 2025, nella sala “Atti Parlamentari” della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, si è svolto un seminario denominato “Verso un nuovo modello di VET: 20 anni di sistema di istruzione e formazione professionale”, organizzato dai salesiani, attraverso la Fondazione CNOS-FAP ETS e PTS, e promosso dal Senatore Matteo Gelmetti. Nell’occasione è stato anche presentato un Position Paper sulle IeFP elaborato da CNOS-FAP e PTS, con proposte concrete per lo sviluppo futuro del sistema.

La sperequazione è particolarmente acuta nei settori ad alta specializzazione – 59,7% di difficoltà di reperimento nel metalmeccanico ed elettronico, 49,5% nei servizi informatici e telecomunicazioni –; e in questo scenario l’IeFP rappresenta una risposta strategica per allineare competenze e domanda di lavoro.

“A vent’anni dall’istituzione del sistema IeFP è necessario fare un bilancio critico e guardare avanti con proposte operative – ha dichiarato don Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale Fondazione CNOS-FAP –. Il Position Paper non è un documento celebrativo, ma uno strumento di policy: contiene analisi basate su dati concreti e raccomandazioni specifiche per trasformare l’IeFP da sistema in consolidamento a pilastro strategico per l’occupazione giovanile e la competitività del Paese”.

L’IeFP rappresenta un pilastro fondamentale del sistema educativo per tre ragioni:

1. Risponde alla domanda del mercato: le previsioni CNEL-Unioncamere 2025 indicano che quasi metà del fabbisogno occupazionale richiederà qualifiche tecnico-professionali. I settori trainanti – metalmeccanico, elettronico, manifatturiero avanzato, servizi informatici – cercano tecnici specializzati con competenze immediatamente spendibili.

2. Colma il gap istruzione-occupazione: il tasso di partecipazione VET italiano (51,3%) è in linea con la media UE (49,1%), dimostrando capacità di attrazione. Il problema è l’efficacia finale: il tasso italiano di occupazione dei diplomati VET si ferma al 63,7% contro l’80% europeo, un divario di 16,3 punti percentuali che un nuovo modello di IeFP potrebbe colmare. (Cedefop 2024)

3. Contrasta l’abbandono scolastico: con un tasso nazionale al 9,8% nel 2024 (ancora sopra l’obiettivo 2030 del 9%), l’IeFP, con percorsi professionalizzanti concreti, rappresenta un’ancora di motivazione per studenti che nella scuola tradizionale non trovano risposta alle proprie aspirazioni e talenti pratici.

Durante il seminario sono state esaminate anche tre leve per risolvere questo squilibrio.

1. Istituzionalizzazione dell’apprendistato di primo livello

Nel 2024, 31 dei 42 avvisi IeFP prevedono la modalità duale, con investimenti nel 2024 pari a € 896 milioni, cresciuti rispetto al 2023. Tuttavia, il Sistema Duale dovrebbe crescere e diventare componente strutturale, incrementando la quota di apprendimento in azienda. Il modello duale contribuisce a ridurre il mismatch poiché forma i giovani esattamente sulle competenze che le imprese richiedono, attraverso la pratica diretta nel contesto produttivo reale.

2. Governance tripartita per curricula pertinenti

Ad esempio, se guardiamo il modello tedesco, uno dei sistemi VET più evoluti nel contesto europeo, questo prevede meccanismi di co-decisione: nessuna regolamentazione formativa può essere emanata senza l’accordo di Stato, organizzazioni datoriali e sindacati. In Italia, questo significherebbe trasformare le imprese da soggetti passivi (che lamentano la carenza di competenze) a soggetti attivi che co-progettano i percorsi formativi, si assumono la responsabilità della formazione in azienda e garantiscono che le qualifiche rilasciate corrispondano alle reali necessità produttive. La frammentazione regionale può diventare un vantaggio se ogni territorio calibra l’offerta IeFP sulle specificità del proprio tessuto economico, ma con standard nazionali di qualità.

3. Filiera verticale integrata IeFP-IFTS-ITS Academy

La legge 121/2024 prevede percorsi IeFP quadriennali abilitanti all’Esame di Stato e all’accesso diretto agli ITS Academy, creando una scala progressiva dal livello EQF 3-4 ai livelli EQF 5-6. Questa verticalizzazione permette ai giovani di acquisire competenze tecniche crescenti, riducendo i tempi di ingresso qualificato nel mercato del lavoro. Attualmente non in tutte le Regioni è attiva la filiera, evidenziando la necessità di completare l’infrastruttura.