08/02/2024

Perché partire?

Carissimi,
in questa lettera dell’8 del mese desideriamo dare voce e spazio ad alcuni giovani della nostra ispettoria. Dopo la pubblicazione delle proposte missionarie estive (l’8 dicembre scorso), con grande stupore abbiamo ricevuto numerosissime richieste da parte di tanti giovani delle nostre realtà per poter partecipare: ben 93 manifestazioni di interesse!
Ma perché partire? Proprio in questi giorni abbiamo contattato questi giovani per chiedere loro una lettera di presentazione che potesse mettere “nero su bianco” le motivazioni più profonde. Ci stanno arrivando risposte davvero preziose. Abbiamo scelto, così, tre passi tra i più significativi, scritti da tre diversi giovani. Tre passi che ci possono fare un bene dell’anima.
 
“Questo desiderio di partire per vivere un’esperienza missionaria è nato in me l’anno scorso dopo che Don Bosco e Madre Mazzarello mi hanno rubato il cuore e ho iniziato a lasciarmi abitare da qualcosa di Grande;  tutto questo mi sta riempiendo il cuore di tanta sana gioia. Quest’anno avrei la possibilità di partire per vivere un’esperienza missionaria, sarebbe la mia prima esperienza di missione, con il forte desiderio di lasciarmi abitare dalle persone che incontrerò e dalle loro storie, nonché di poter vivere in fraternità momenti di gioia, condivisione ed animazione. In cuore mio desidero partire non tanto con l’idea del “fare” ma con l’idea di “sedermi accanto” e ascoltare”.
 
“Partendo in più di uno potremmo davvero dare testimonianza che è necessario gettare lo sguardo fuori dal proprio orticello e provare qualcosa di nuovo, aprirsi al mondo e andare noi per primi incontro all’Altro, uscire dalla nostra comfort-zone e metterci a servizio del prossimo. La possibilità di staccare dalla propria routine e vita frenetica e di immergersi in una realtà diversa che cattura tutta la nostra attenzione, con momenti anche di condivisione profonda e di preghiera, è quello che cerco; in un certo senso i viaggi missionari sono per me non solo servizio concreto ma momento di riflessione e di formazione spirituale. Sento di averne bisogno come persona e come cristiana. E’ solo camminando noi per primi e crescendo nel servizio e nella fede, che possiamo essere testimoni credibili e coinvolgere altri giovani a fare lo stesso”.
 
“Ci sono molte motivazioni che mi spingono a partire. In primo luogo, ho molta voglia di fare fatica.
Posso ritenermi una ragazza che ama lavorare soprattutto a livello pratico, mi piace risolvere e creare, sporcandomi le mani e mettendomi in gioco. Un’altra grande motivazione è che vorrei incontrare di nuovo la vera gratitudine. Trovo che nei miei giorni ricevo e restituisco molti “grazie” per cose superficiali e dal mio punto di vista frivole rispetto a tutto quello che succede nel mondo, mentre credo che un’esperienza del genere faccia dire un grande “grazie” con il cuore, sebbene magari quello che si riesce a fare è una goccia in un oceano”.

 
Perché partire? Leggere queste righe accende anche in noi questa domanda. Tutta la trama della   Bibbia è giocata sulla logica della partenza e dell’uscire. Dio chiama e convoca i grandi patriarchi a uscire dalla propria terra e dalle proprie certezze. L’incontro con Lui esige un cambio di sguardo soprattutto un cambio di passo. Uscire dai nostri regni e dalle nostre certezze, fidandoci della promessa di Dio, ci permette di trovare noi stessi e, nella vocazione, la missione a cui Dio ci chiama per fare della nostra vita un dono. Come Abramo, Giacobbe, Mosè, i re Magi, ma anche come don Bosco, siamo chiamati ancora oggi a riconoscerci discepoli-missionari: alla sequela di Dio e pronti a vivere la vita come una missione. La sete dei giovani partenti, che si stanno interrogando sulla propria estate, è anche la nostra sete. Non tutti avremo magari la possibilità concreta di raggiungere terre lontane, ma a tutti Dio chiede di partire per tornare diversi alla propria vita, attraverso l’incontro con i poveri e con volti che attendono da noi un gesto di cura e di amore. Partiamo!
 
Don Fabio (animatore missionario) e don Luca (animatore vocazionale)