30/01/2024

Premio Concorso Regionale Presepi

Dopo la proposta iniziale della possibilità di partecipazione al bando, gli studenti hanno esposto fin da subito l’idea di realizzare un presepe in pietra, dal momento che questa è la materia da loro studiata professionalmente. L’intento iniziale era di riprodurre fedelmente gli elementi del paesaggio ed i personaggi del presepe ma l’analisi dei tempi e delle risorse ha però fatto cambiare approccio. Per poter applicare la materia “pietra” al tema del presepe in modo efficace nei tempi e nelle risorse scolastiche disponibili, si è optato per la realizzazione di sagome in pietra. Dopo una cernita iniziale di figure moderne, il fattore della tradizione ha prevalso e sono state disegnate figure che, per quanto stilizzate, potessero rendere riconoscibili i personaggi in modo tradizionale. Per San Giuseppe è stata scelta una sagoma con il bastone, Maria è stata realizzata in ginocchio vicino alla culla, Gesù è stato rappresentato nella culla, l’Angelo ha l’aureola e le ali ben visibili. Come sfondo è stato scelto di rappresentare l’Arena di Verona con la storica Stella. La scelta dell’Arena si collega a doppia mandata con il Natale ed il presepe in quanto ospita nei suoi volti interni da quasi 40 anni una bellissima rassegna internazionale di presepi.

L’opera vuole trasmettere nella sua semplicità una serie di valori importanti e fondanti per i ragazzi che lo hanno elaborato: la famiglia, la tradizione, l’appartenenza. LA FAMIGLIA: l’opera rappresenta la sacra famiglia protetta da un angelo e collocata sotto l’arco della Stella dell’Arena che funge da capanna. Le figure sono di pietra bianca , che riflette bene la luce che la illumina, senza disegni ben definiti all’interno, diversamente da come è stato riprodotto lo sfondo. In questo modo sono immaginabili tutte le famiglie di chi osserva la scena: molteplici forme che emanano il medesimo calore all’interno. TRADIZIONE: la scelta di figure ritagliate con tratti tradizionali ben chiari è stata fatta affinché chi osserva la scena possa trovare l’opera facilmente aderente ai propri sentimenti natalizi. TERRITORIALITA’ ed APPARTENENZA: l’utilizzo del nostro materiale, la pietra lavorata, e lo sfondo rappresentante l’Arena di Verona e la storica Stella che abbracciano la scena in una forma avvolgente, rappresentano un forte richiamo alla vocazione del nostro territorio alla lavorazione lapidea, non per nulla Verona è sede di MARMOMAC, la più grande fiera internazionale al mondo del marmo.

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE, MATERIALI E TECNICHE ARTISTICHE UTILIZZATE

Per tutti i pezzi del presepe sono stati utilizzati marmi locali e di provenienza limitrofa quali la Pietra della Lessinia, Il Nembro ed il Botticino, tutti materiali disponibili presso il magazzino della scuola in quanto offerti dalle aziende collaboratrici con l’istituto scolastico. Le figure delle sagome sono state liberamente elaborate dai ragazzi. Dal disegno digitalizzato è stato poi elaborato il programma di lavoro della macchina CN. Il taglio è stato eseguito con fresa diamantata e l’incisione dell’Arena e della Stella con punta da bassorilievi in acciaio. I dettagli di rifinitura dei bordi e adeguamento delle figure, tagliate a macchina, sono stati realizzati a mano dagli studenti. Ogni sagoma è stata realizzata singolarmente per poter dare profondità alla scena nonostante l’impiego di figure piane.

COINVOLGIMENTO ATTIVO E CREATIVO DEGLI STUDENTI NELL’IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’OPERA

Gli studenti sono stati attivamente partecipi in tutte le fasi di realizzazione dell’opera. I tempi stretti hanno portato la scelta sulle sagome ritagliate. Nessun dubbio c’è stato fin da subito sul fatto di rendere la pietra protagonista principale della realizzazione. A seguito di una riflessione emersa nei ragionamenti degli studenti le sagome hanno subito un’evoluzione interpretativa, passando da forme moderne e molto stilizzate a forme con richiami più tradizionali. Sotto la guida dei docenti sono stati realizzati i programmi di lavoro delle macchine a controllo numerico, tutte le fasi esecutive ed operative sono state seguite dai ragazzi in prima persona, che si sono alternati e si sono dati ruoli diversi nel portare a termine il lavoro. Nel pieno spirito delle scuole professionali salesiane l’esperienza è stata inserita attivamente nel percorso didattico per lo sviluppo delle competenze laboratoriali da parte dei ragazzi.