Mogliano, 8 aprile 2024
Si parte!
È tempo di preparare valigie e cuore! Continua la formazione per la sessantina di giovani partenti in procinto di vivere, quest’estate, le esperienze missionarie salesiane 2024: Madagascar, Moldavia, Egitto, Perù e Brasile. Dopo essersi resi disponibili nei mesi scorsi ad intraprendere la preparazione e dopo aver scritto ciascuno la propria lettera di presentazione, mettendo nero su banco le loro motivazioni più profonde, questi giovani hanno iniziato il cammino formativo: 3 intensi appuntamenti connotati dal desiderio prezioso di sintonizzare le frequenze sulle onde giuste… quelle del Vangelo, alla ricerca della voce di Gesù che chiama e che spinge a uscire dai propri piccoli recinti per andare in missione, ma anche quelle dei poveri che ci attendono in terre lontane e quelle del gruppo partenti con cui formare comunità fin da ora.
Il primo appuntamento a Mestre, il 17 febbraio, ha permesso a tutti i giovani di presentarsi. Abbiamo così avuto l’occasione di incontrarli una prima volta. Il mese successivo, sempre a Mestre, siamo scesi con loro in profondità per rileggere la propria esistenza come un insieme di doni che abbiamo ricevuto e che siamo ora pronti a rimettere in gioco e ad offrire. Infine il 20 e il 21 aprile vivremo tutti insieme un weekend missionario: occasione davvero preziosa per vivere un tempo più calmo e prolungato e per creare delle equipe unite e pronte a partire verso le diverse destinazioni. Nel weekend ci sarà anche l’opportunità per i partenti di conoscere via Meet le comunità che li ospiteranno e condividere così con loro che cosa si aspettano dal nostro arrivo e cosa siamo pronti a donare. Nei due giorni sarà poi importante sporcarci le mani con il lavoro concreto a favore dei più poveri.
È questo il tempo allora di preparare certamente documenti, valigie e voli, ma soprattutto di liberare un po’ il cuore e la testa da quelle preoccupazioni troppe orizzontali e da quelle comodità troppo presenti che spesso ingolfano la nostra vita. Lo spazio lasciato vuoto sarà spazio aperto pronto ad accogliere quanto il buon Dio, in terra di missione, vorrà suggerirci.
La lettera dell’8 del mese diventa anche l’opportunità più adatta per condividere con voi la preziosità di un incontro internazionale che si è svolto a Roma dal 5 al 9 marzo 2024. Una quarantina di salesiani e laici si sono ritrovati, insieme al consigliere mondiale delle missioni, don Alfred Maravilla, per un confronto costruttivo e programmatico sulla tematica del volontariato internazionale. In quei giorni così ricchi abbiamo potuto conoscere una realtà forse ancora poco approfondita e narrata: in tutta la congregazione sono davvero numerosi i giovani che, in accordo con i loro incaricati missionari ispettoriali o coadiuvati dalle nostre associazioni di volontariato, desiderano vivere un periodo prolungato all’estero. Così, dopo una specifica formazione e accompagnati da guide sagge, sono pronti per affrontare la missione con entusiasmo e generosità. Nei 5 giorni ogni ispettoria ha potuto presentare i programmi di volontariato internazionale che sono in essere e ricevere, dalle altre realtà salesiane, diverse sollecitazioni e provocazioni per avviare nuove idee e piste di futuro. Nella nostra realtà triveneta diversi progetti sono partiti ormai da tempo: lo IUSVE collabora efficacemente con l’associazione VIS, alcuni giovani delle nostre case, dopo un periodo di formazione, sono partiti per delle esperienze missionarie prolungate in collaborazione don l’Operazione Mato Grosso e infine esistono realtà feconde di associazioni locali che hanno a cuore la missionarietà. In cinque giorni abbiamo così potuto riflettere su come formare i partenti, ma anche come accompagnare le comunità che inviano e quelle che accolgono i giovani, per poi cercare di capire che cosa possa innescare un’esperienza del genere in chi la vive e in chi la accompagna. La lettura di alcuni progetti specifici di volontariato internazionale mette in risalto una realtà altrove già collaudata da anni, che offre a tanti giovani un’occasione reale e profonda per vivere da missionari quella generosità che sentono in cuore. Ogni giovane certamente può offrire, in un contesto del genere, non solo il suo entusiasmo, ma anche la sua professionalità e la sua generosità, innestandosi in modo costruttivo nella nuova realtà con le proprie competenze educative e lavorative. Tornato a casa, può così mettere il suo bagaglio esperienziale a disposizione della propria casa salesiana ma soprattutto di altri giovani che nutrono il desiderio di partire. Da questi giorni così particolari e dalle numerose testimonianze, anche per la nostra bella ispettoria si possono aprire nuove strade finora magari poco battute.
Continuiamo allora ad accompagnare nella preghiera la riflessione missionaria e soprattutto i giovani partenti, perché possano proseguire il sogno di don Bosco e mostrare al mondo il volto gioioso di una Chiesa sempre chiamata ad annunciare la Lieta Novella e l’Amore di Dio.
Don Fabio (animatore missionario) e don Luca (animatore vocazionale)