10/01/2024

Una collezione che gira il mondo

 

È una storia fatta di 70 anni di servizio ai giovani tra i giovani e una passione per le immagini sacre, quella di Silvano Gianduzzo, 90 anni il prossimo 19 gennaio, nato nel casello ferroviario sulla Venezia-Bologna a Stanghella (Padova) e da più di 71 anni salesiano coadiutore. Il frutto più affascinante del piccolo grande “hobby” di questo figlio di don Bosco, che nel 1973 arrivò al collegio Don Bosco di Pordenone, è una ricca collezione, che racconta i mille volti della fede anche attraverso delle mostre itineranti tematiche.

Il cammino religioso di Gianduzzo inizia con gli studi presso un collegio salesiano nei luoghi dove è nato e vissuto san Giovanni Bosco; il 16 agosto 1952 emette la professione religiosa tra i salesiani, nelle mani nell’allora neo rettor maggiore don Renato Ziggiotti, che, tra l’altro, nel 1924 era stato il primo direttore del Collegio Don Bosco di Pordenone.

Nella Comunità salesiana della città friulana Silvano Gianduzzo è stato segretario scolastico e si è dedicato all’attività teatrale, insegnando recitazione a migliaia di alunni della Scuola Media. A questo si affianca il servizio liturgico settimanale presso la parrocchia Don Bosco di Pordenone, retta da don Gaetano Finetto

E poi la grande passione, coltivata da sempre: la collezione di immagini sacre e artistiche. Grazie a numerosi e generosi donatori, ha potuto raccogliere oltre 50mila immagini, tutte catalogate e divise per tema: Gesù, Maria, santi, martiri, fondatori, e così via. Ma anche acqueforti, papiri, icone, xilografie, pizzi, ricami orientali su seta, immagini tridimensionali, dipinti etiopi su pelle di mucca e di radica dal Messico, figure artistiche orientali in steli di riso. Non mancano, ovviamente, i francobolli, anch’essi divisi in base al tema dell’illustrazione (Natale, Gesù, Madonna, santi, cattedrali, personaggi, sport, arte e molti altri).

Con la sua preziosa raccolta, Gianduzzo allestisce numerose mostre espositive in parrocchie, santuari, luoghi di culto. Molto apprezzata, tra le altre, la mostra portata nella cappella dell’Ospedale di Pordenone: quattro pannelli con immagini riguardanti due temi: «Apostoli tra i poveri e gli ammalati» ed «Eroici testimoni di fede nella sofferenza». Accanto alle immagini scelte per questi due percorsi tematici si trova un breve profilo biografico del protagonista che vive abbracciato alla croce della malattia o di colui che lo aiuta a portarne il peso. La mostra oggi è divenuta permanente.

La mostra itinerante su papa Luciani, Giovanni Paolo I, invece, è giunta alla 20ª tappa. Ha raggiunto varie località, anche fuori Regione. La scorsa estate si è potuta visitare anche ad Erto, nota località per essere stata colpita, con Longarone, dal disastro della diga del Vajont. È stata esposta, poi, a Canale d’Agordo, paese natale di papa Luciani.

L’attuale rettor maggiore dei salesiani, il cardinale Ángel Fernández Artime, ha inaugurato, in occasione della sua visita alla Comunità salesiana di Pordenone la mostra dedicata la tema della missione.

È in preparazione, infine, l’allestimento per immagini del percorso storico del Don Bosco di Pordenone, in occasione della prossima commemorazione del suo Centenario (1924-2024).

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di Clemente Patrizi

Tratto da: Avvenire (10 gennaio 2024)